Il servizio si rivolge con attività di consulenza e psicoterapia principalmente, ma non solo, per quei preadolescenti o adolescenti che vivono un rapporto difficile con il cibo e le loro famiglie. I disturbi del comportamento alimentare sono infatti caratterizzati da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del proprio corpo.
I principali Disturbi del Comportamento Alimentare sono l’Anoressia Nervosa, la Bulimia Nervosa, il Disturbo da Alimentazione Incontrollata, ciascuno caratterizzato da criteri specifici per l’approfondimento dei quali rimandiamo ai siti indicati. Purtroppo solo una piccola percentuale di persone che soffre di un disturbo alimentare chiede un aiuto tempestivo mentre, nella maggior parte dei casi, ci si rivolge ad un terapeuta solo molto dopo che il disturbo è cominciato, in quanto è frequente una sottovalutazione del problema. L’iniziale perdita di peso può infatti portare la ragazza/o a vedersi più bella e a sentirsi più sicura/o di sé e – vista la giovane età in cui questi disturbi emergono - in genere sono i familiari che si rendono conto che qualcosa non va. Quando tuttavia l’adulto chiede spiegazioni viene spesso ‘liquidato’ anche in malo modo perché il senso di vergogna e di colpa possono impedire alla persona di confidare ciò che vive e chiedere un aiuto. Tutto questo porta ad un protrarsi del disagio che tende a strutturarsi e a divenire una sorta di ‘stampella’ di cui, alla lunga, diventa faticoso liberarsi.
La cura del disturbo alimentare prevede una presa in carico d’equipe: è necessaria infatti la figura di un dietista, che dia via via un rimando al ragazzo/a e alla famiglia di un’alimentazione adeguata per l’età; di uno psicoterapeuta che affronti con il/la giovane e con i familiari il problema, informando circa le caratteristiche del disturbo e quali strategie sia possibile adottare per affrontare momenti critici (quali ad esempio il pasto, le condotte di compensazione/eliminazione, ecc). Nei casi più gravi può essere d’aiuto anche la figura del medico-psichiatra al fine di controllare periodicamente lo stato complessivo della salute della persona. Soltanto una presa in carico integrata – quindi che prenda in considerazione gli aspetti sia fisici che psicologici del disagio - può aiutare la persona ed i suoi familiari a comprendere ciò che sta accadendo e ad attivare nuove risorse, diverse dal disturbo, al fine di far fronte al disagio che tutto il sistema familiare si trova a vivere. Informazioni ulteriori dei disturbi del comportamento alimentare possono essere approfondite nel sito www.disturbialimentari.info